Ci è capitato diverse volte di LAVORARE CON GRANDI GRUPPI (dalle 100 alle 150 persone) con progetti di FACILITAZIONE VISUALE.
Lì per lì la cosa può rendere nervosi ma in realtà ci si rende conto, con il tempo, che le principali dinamiche sociali/gestione d’aula sono sempre le stesse.
* Ecco in pochi punti cosa ho imparato dalle esperienze con gruppi taglia L di quest’anno passato *
🖍 L’ENERGIA che deriva da un grande gruppo è unica ed è rigenerante: può essere estremamente coinvolgente ma anche travolge dunque occhio a mantenerla sempre alta e in una direzione positiva e produttiva.
🖍 Cerca dei PARTNER, degli alleati che abbiano il tuo stesso stile e condividano con te il tuo stesso patto d’aula. Costruisci una squadra di alleati intorno a te che possa essere d’esempio per il gruppo con il quale andrai a lavorare.
🖍 Farsi ASCOLTARE da 150 persone non è come farsi ascoltare da 30 persone: beh serve tanta creatività a volte per trovare delle strategie efficaci ma educate per farsi ascoltare. Io utilizzo spesso la tecnica: “shh, ognuno faccia ssshh al suo compagno a sinistra”. Non nego che in altri casi ho portato con me una campanella di quelle che si utilizzano in reception.
🖍 Farsi ascoltare ma anche farsi VEDERE da tutti. La prossemica (la gestione dello spazio) è qualcosa che non può essere lasciata al caso con grandi gruppi; il rischio è quello di trascurare del tutto alcune persone solo perché sedute lontane da noi. Cerca dunque una posizione che ti permetta di essere visibile da tutti e magari gira tra i tavoli/sedie cercando il contatto visivo delle diverse persone. Tutti devono sentirsi parte del progetto.
🖍 A proposito, la LOCATION non è assolutamente un dettaglio da trascurare con grandi gruppi: fondamentale che sia ampia; stare stretti non solo non piace a nessuno ma può anche essere un ostacolo all’ascolto reciproco. Presta anche attenzione al fatto che la stanza non produca eco: l’esperienza di facilitazione in caso contrario può risultare del tutto spiacevole.
🖍 Cerca di PREVEDERE TUTTO, anche l’imprevedibile: scandisci molto bene i tempi dell’intervento e dettaglia tutti i contenuti, gli aspetti logistici, i ruoli, la suddivisione in squadre per i lavori in sottogruppo… Insomma: prenditi del tempo, in fase di preparazione, per “farti il film” completo della situazione, cerca di immaginare il più possibile tutto, nei suoi minimi dettagli.
🖍 Chiudi con UN ICE BREAKING COLLETTIVO. Cerca attivamente di realizzare, magari a sorpresa, un momento di team building. Pochi minuti (massimo 10), semplici mosse, per ricordare la bellezza del lavoro di squadra!