Teoria della Doppia Decodifica, Sketchnotes e Apprendimento.

Il corso online su come prendere appunti in modo visuale è ufficialmente online.
Ad oggi siamo una community davvero corposa e, ogni volta che gli iscritti condividono propri contenuti sul nostro gruppo Facebook, restiamo sbalorditi dalla forza creativa e dall’efficacia dei diversi lavori.

Abbiamo già scritto un articolo sulle basi scientifiche del visual thinking che potrai trovare QUI.
Oggi vogliamo parlarti di un altro PERCHE’, ovverosia di unaltra ragione per cui usare il visual thinking per prendere appunti o, più genericamente, in dinamiche di gruppo è efficace.

La teoria della Doppia Decodifica

Questa teoria nacque con Allan Paivio negli anni ’70 e spiega come il nostro cervello utilizzi proprio due canali diversi per decodificare le informazioni visive e le informazioni verbali.
E’ presto detto.
Se stiamo vedendo elementi iconici, grafici o immagini si attiva una strada.
Se stiamo decodificando parole, numeri, testo o input uditivi se ne attiva un’altra!

La vera notizia, proveniente da un rilevante corpus di ricerche effettuato su target di studenti per lo più universitari, è che quando il cervello ha la possibilità di utilizzarle entrambe, contemporaneamente, ci sono dei vantaggi molto importanti.

Vediamo queste ricerche un po’ più da vicino.
Ai nostri ragazzi veniva richiesto di studiare un contenuto relativo al proprio percorso di studi.
Per comprendere al meglio il funzionamento del cervello, i ragazzi sono stati suddivisi in 3 gruppi:
° un gruppo era sottoposto solo a stimoli testuali;
° un altro, lavorava solo con immagini;
° un terzo aveva l’opportunità di integrare le due modalità.

E’ stato visto che i ragazzi che hanno avuto la possibilità di combinare linguaggio visuale e linguaggio verbale riuscivano non solo a comprendere meglio e prima il testo ma anche a ricordarlo per un periodo di tempo più lungo.

La ricerca ci dice, dunque, che quando integriamo parole ed immagini possiamo aumentare il potenziale di comprensione e memorizzazione del contenuto al quale ci stiamo approcciando.

Disegnando, usando il colore, creando grafici ed icone
l’apprendimento è più veloce e più duraturo.
Questo perché introduciamo dei “Visual Trigger” ovverosia elementi grafici che aiutano a comprendere, differenziare e richiamare in memoria alcuni concetti.

Ricordiamo meglio i concetti, le big ideas ma non solo, anche le connessioni tra le parti.

Una buona strategia, dunque, è proprio quella di utilizzare dei Visual Triggers, personalizzati, che ci permettono di collegare e ricordare immediatamente un’analogia o una metafora concettuale.

  • Se stai prendendo appunti con il visual thinking (sketchnotes) ti consigliamo di costruire un tuo personale vocabolario visuale.
  • Se stai usando il visual thinking per facilitare dinamiche di gruppo ti consigliamo di definire proprio insieme al gruppo le icone di base che evocano un certo concetto o, meglio, dei comportamenti che vogliamo attivare in quello specifico setting.
    Riportiamo sotto alcuni esempi ma se vuoi saperne di più, contattaci.

Ecco, la Teoria della Doppia Decodifica, è un’altra grande ragione per cui utilizzare il linguaggio visuale è importante mentre:
° prendiamo appunti;
° studiamo;
° ragioniamo su strategie future con il nostro team;
° presentiamo dei contenuti in un meeting.

Insomma, cerchiamo tutte le occasioni possibili per riattivare una nostra modalità innata, quella visuale, e farla lavorare con la modalità appresa (ormai diventata dominante) del linguaggio verbale.

Lavoriamo a tutto cervello!


Spazi bianchi: desistere dal volerli riempiere rafforza la creatività

Colora tutto, non lasciare spazi bianchi“.

In linea di massima se si pensa ad uno spazio lasciato bianco si associano sensazione negative: prudono le mani e parte subito la necessità di volerlo riempire perché altrimenti… c’è qualcosa di vuoto! 

Ora portiamo questo concetto nella vita di tutti i giorni: non ci capita di vivere la stessa cosa nella programmazione delle nostre giornate?
Cerchiamo di programmare/riempire tutto il tempo a disposizione per evitare che restino dei momenti VUOTI, spazi bianchi da riempire. 

E se vi dicessi che quei spazi bianchi sono fondamentali per la nostra creatività nonché produttività nel lungo periodo?

Abbiamo bisogno di spazi bianchi, vuoti, nella nostra quotidianità.

Se vogliamo coltivare la nostra creatività è importante ritmare il nostro tempo con dei contrappunti, silenziosi, di vuoto.
Piccoli spazi bianchi che ci rigenerano dal fare quotidiano: una ventata di ossigeno puro, anche solo per lasciare che idee e pensieri possano sedimentare e dar vita, chi lo sa, a qualcosa di nuovo.

Passeggiate da soli, momenti in cui siamo davanti la finestra e fissiamo il vuoto; attimi di pausa sul divano, rallentando il respiro e lasciando la mente vagare.

(Hey, ti vediamo: lascia il tuo smartphone fuori dal tuo spazio bianco.
Guardare i feed dei social mentre provi a rilassarti nel tuo momento di vuoto della giornata è come provare a rilassarti mentre sei in piazza o nel corso di una manifestazione. Lo sai, non ti stai dedicando a te.)

Chiediti: hai abbastanza piccoli spazi bianchi nella tua giornata?

O ti capita di vivere, giorno dopo giorno, giornate troppo piene.
Troppo veloci. 
Nell’incoscienza di quanto questo, nel lungo termine, possa ledere la tua creatività.

In agenda, prima il piacere poi il dovere.

Questo è quello che diciamo durante i nostri corsi su come potenziare la creatività: pianifica le tue giornate a partire dai momenti di vuoto che vuoi  assolutamente mantenere e poi inserisci tutto il resto (il tuo dovere).
Esperienza forte, eh?
Ma se non procedi in questo modo il rischio è che il tuo senso del dovere non ti permetterà di concederti degli spazi tutti tuoi, tutti per te, di vuoto e bianco da NON riempire. 
Mettili in agenda, non solo: comincia proprio da quelli!

Adesso vogliamo condividere con te tre nostre idee per  i tuoi Spazi Bianchi! 

Se pensi di essere oberato da troppe idee o troppo da fare, al punto da far fatica ormai a concentrarti, beh, anche se sembra contro intuitivo, è il momento di fermarti.
Decidi consapevolmente (e, molto probabilmente, coercitivamente) di fermarti. 

1. Prenditi almeno 5 minuti per allontanarti da tutto ciò che stavi facendo.
Passeggia, siediti sul divano e ascolta della musica. Ma fermati e lascia vagare liberamente la mente. 
2. Svuota il cervello e riversa tutto sulla carta: fai una bella mappa mentale di tutto ciò che hai in mente (se non sei pratico con le mappe mentali scrivi, scrivi stile flusso di coscienza, senza fermarti, senza pensarci troppo). 
3. Colora! Sai, oggi puoi acquistare diversi libri da colorare per adulti, anche molto carini. QUI puoi trovare diverse idee.

Queste sono solo alcune, una piccolissima parte, delle idee possibili per generare e far fiorire i tuoi spazi bianchi.

La verità è che esistono infiniti modi per dare vita al NULLA: scegli quello che ti rappresenta di più ma prendi degli intervalli dal fare quotidiano, desistendo dal desiderio (ormai bisogno) di voler avere tutto il tempo riempito, di attività razionali e di senso.

Al volte, bisogna scivolare nella mancanza di senso per entrare in contatto con il senso più profondi di noi stessi.